The work
Scritto con uno stile narrativo assolutamente nuovo, ricco di suggestioni musicali, ritmato e senza pause, il romanzo di Monica Aschieri si distingue per l´assoluta freschezza e originalità di ogni sua singola pagina. Una narrazione spigolosa, furiosa, sadica, che non lascia spazio ai finti sentimenti. Scarno e al tempo stesso dettagliato. Classico e punk. Sul solco della migliore tradizione romanziera italiana e assolutamente post moderno. Insomma unico nel suo genere. Due tracciati narrativi paralleli, due storie di ordinaria quotidianità, apparentemente senza alcun nesso tra di loro. Da una parte Emme, quarantenne disillusa, disincantata, disinibita, giunta ad un punto morto della sua esistenza. Dall´altra Mikita (suo alter ego giovanile), fidanzata ad uno spacciatore, spericolata, colta, bellissima. Cosa le accomuna? Quali sono i punti di contatto tra due personalità così apparentemente diverse? Emme insegue il proprio destino, alla ricerca di un amore che possa darle il "sangue della vita", andando incontro però a cocenti delusioni. Mikita d´altro canto insegue anche lei un sogno, dopo aver sperimentato tutto e il contrario di tutto. Essere normale. Avere una vita felice. Una famiglia. Dei figli che siano educati al rispetto e all´amore. Ma per fare questo dovrà uscire, insieme al suo uomo, dal brutto giro in cui sono caduti. Emme e Mikita sono lo specchio di una società in piena decadenza, una sorta di arena senza spettatori, un ring senza arbitro, dove cimentarsi con le lordure quotidiane. Nonostante tutto, però, in fondo al pozzo, sia Emme che Mikita sentono di poter trovare un perché, un motivo per andare avanti, una spinta per non arrendersi all´evidenza di una esistenza senza futuro. Intrigante e spavaldo questo romanzo promette scintille e una buona dose di interrogativi.
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