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La Relazione di frate Agostino eremitano

accadde a Famagosta - Appendice - 2. La relazione di Nestore Martinengo
La Relazione di frate Agostino eremitano - Gigi Monello, Scepsi & Mattana Editori

Author/s Gigi Monello
Publisher Scepsi & Mattana Editori
Edition Cagliari
Pages -
Genre Non-fiction
Format Paper 
Price € 6,00
Release language Italian

  Further details

The work

Contorni assai labili per questa breve e densa Relazione dell´assedio di Famagosta. Nicolò Morosini, che primo la dette alle stampe nel 1891, altro non dice che di averla trovata sepolta nell´archivio di famiglia, giuntavi forse per via di un antenato, un Almorò, che in quegli anni aveva viaggiato col Bragadin e con lui era giunto a Famagosta. Ma trovar tracce del celebre veneziano tra vecchie carte Morosini, non può certo stupire, visto che a lui era andata in sposa una Elisabetta, donna di quella casata. Il documento - di cui non risultano edizioni successive a quella menzionata - viene conservato nella sua integrità di lessico e sintassi, dimodochè il lettore vi troverà quella particolare asprezza di ellissi, anacoluti, arcaismi che fanno il fascino di questa lontana scrittura popolare cinquecentesca. Nulla, purtroppo, è dato di sapere dell´autore, frate Agostino, al di fuori che fu priore eremitano nel convento di Sant´Antonio e testimone oculare di molte delle cose narrate. Diretto spettatore e, più di una volta, colorito osservatore di cose e caratteri, così da far essere questa la più ´psicologica´ delle relazioni, quella dove meglio si coglie il profilo emotivo del Rettore, la cui tenacia pare spingersi sino al rifiuto della realtà. Il documento, come recita il finale, fu ´letto in Senato il 12 Febbraio 1572´, forse dal suo stesso autore; a soli sei mesi di distanza dai ´successi´ di Cipro, quando ancora vivissima doveva essere, in Italia e fuori, l´eco delle enormità accadute a Famagosta.
Per tutte le notizie bibliografiche abbreviate di questa appendice, si rimanda all´opera principale.

Il fascicolo contiene anche la Relazione del nobile bresciano Nestore Martinengo (1548-1630) scampato all´eccidio di Famagosta e rientrato fortunosamente in Italia alla fine dell´anno 1571. Salvo che per le moltissime "u" (haueuano, uino, uisitando) convertite, secondo la grafia moderna, in "v", il testo cinquecentesco viene conservato invariato. Rari gli interventi sulla punteggiatura, e solo di fronte ad una illogicità evidente. L´originale trascritto (di cui si è omessa la finale elencazione di personaggi turchi e italiani presenti alla battaglia) è del 1572, ed è conservato alla Biblioteca Universitaria di Padova. Una copia datata 1571, recante Fano come luogo di stampa, si trova alla Alessandrina di Roma. Altre copie a Venezia, Vicenza, Milano. Le edizioni moderne del documento che constano al curatore, sono la riproduzione fotografica in appendice al volume, A. Aleardi, Marcantonio Bragadin all´assedio di Famagosta, Verona, 1978; e la pubblicazione negli Annuari dell´Istituto Tecnico Commerciale "Lorgna", Verona, 1974. Notizie sul Martinengo e sul reggimento dei Bresciani andato a difendere Famagosta in, Guerrini Paolo, Una celebre famiglia lombarda: i conti di Martinengo: studi e ricerche genealogiche; Brescia, Tipo-litografia F.lli Geroldi, 1930. Promis Carlo - Biografie di ingegneri militari italiani dal secolo 14. alla meta del 18. - Torino - 1874. Pasero Carlo - La partecipazione bresciana alla guerra di Cipro e alla battaglia di Lepanto : 1570-1573; Brescia, 1954.

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