The work
Il libro comprende tre storie diverse per contenuti e stile, ciascuna delle quali ambientata in Sardegna. La prima, "Intervista a Grazia Deledda", presenta la scrittrice nuorese come donna e come artista, al di fuori degli stereotipi che finora l´hanno incasellata rigidamente entro schemi prestabiliti. Basandosi esclusivamente sul suo Epistolario, la Turchi sonda la sua anima e la sua personalità, restituendoci la vera immagine della Deledda. Ne emerge una figura a tutto tondo, talvolta contraddittoria, con le sue ingenuità e ambiguità, che lotta per raggiungere le sue aspirazioni e per evadere dalla realtà nuorese del suo tempo. La seconda storia, "1961", di Lina Dettori, descrive la gioventù di una piccola e media borghesia che gode del benessere raggiunto dopo le restrizioni post-belliche e si sofferma ad analizzare la dolce vita di un gruppo di ragazzi che trascorrono l´estate al mare tra giochi e divertimenti. Tra loro tutto sembra tranquillo e sereno, ma la realtà è diversa dalle apparenze. Con stile raffinato e sicuro, caratterizzato da una costante vena ironica, l´autrice narra le prime esperienze di sesso tra ragazzi e la storia di un amore non rivelato che si trasforma in tragedia per l´incapacità dei protagonisti alle prese con problemi più grandi di loro. Il terzo racconto, "L´uomo della terra", di Juana Angelone, autrice non sarda ma che la Sardegna la porta nel cuore, descrive con estrema sensibilità e con una scrittura quasi poetica, la storia di un bimbo sardo di padre ignoto che soffre per le maligne allusioni di coetanei e adulti sulle sue origini. Sarà il racconto fantastico, quasi una fiaba, della nonna che lo ha allevato a rasserenarlo facendogli intravedere un padre cacciatore di stelle, che corre su un cavallo nero veloce come il vento. Il racconto, introiettato così bene dal bambino, lo porterà ad imitare da adulto le gesta del padre immaginario, diventando davvero un cacciatore di stelle: Su Componidori della Sartiglia di Oristano.
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