Una panoramica sulla Sardegna che lavora, che si dà da fare, nei mestieri e nelle professioni, con i sardi che vivono tra il golfo degli Angeli e l´Asinara.
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Àteros piessignos
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S'òpera
La Sardegna di questi due volumi è una Sardegna che lavora, che si dà da fare, nei mestieri e nelle professioni, con i sardi che vivono tra il golfo degli Angeli e l´Asinara. Ci sono quelli affermati nel mondo e che, oltretirreno e oltreoceano, ci vivono bene e volentieri. Con e senza rimpianti. C´è la Sardegna di Gonare amata dai botanici tedeschi, la Sardegna crocevia europeo di tecnologia mineraria nell´Ottocento, la Sardegna che si specializza nell´agroalimentare con le regole della shelf life. C´è la Sardegna di Oliena che, con ´Bèrtulas´, interpreta la Sardegna di ieri ma la sa proiettare nell´oggi con intelligenza. C´è Veronica Usùla di Villacidro che vuol vivere colorando le stoffe con i colori delle erbe raccolte nel suo paese d´ombre. E c´è anche la Sardegna che rischia di perdere i suoi paesi, che si spopola. Trovate gente del mondo, emigrati dai cinque Continenti e che in Sardegna hanno messo casa. E ci stanno bene. E ci sono i sardi che vivono nel mondo. E che nel mondo lavorano, studiano e hanno studiato con profitto. Trovate insieme attori-doppiatori e direttori di musei, sarti a Torino e infermiere professionali in California, ricercatori e ricercatrici. Tanti. Tante. Alcuni di loro hanno scritto sul tema ´La Sardegna che vedo, la Sardegna che vorrei´. Emerge una Sardegna che – ovviamente – tutti amano ma che tutti vorrebbero più aperta al mondo, più rispettosa delle diversità. Vorrebbero una Sardegna che rispetta la natura e le tradizioni. Una Sardegna-isola non più isolata.
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