Vai direttamente al contenuto

SBS

Servitzios Bibliograficos Sardos

Servitzios Bibliograficos Sardos
     
  
Password ismentigada?
Abònadi como!

L´insediamento dei templari e degli ordini ospedalieri in Sardegna

ricerche A.R.S.O.M. 2012
L´insediamento dei templari e degli ordini ospedalieri in Sardegna - Fabio Marcello, et al., Editrice Arte e Valori (2012)

Autore/es Fabio Marcello
et al.
A cura de Massimo Rassu
Editore Editrice Arte e Valori
Editzione Cagliari, Nadale 2012
Pàginas 208 (pintadu)
Collana I Quaderni
Genia Sagìstica
Suportu Pabìru 
Prèsu € 15,00
Prefatzione Marcello Rassu
Limba de publicatzione Italianu

  Àteros piessignos

S'òpera

Prefazione
Settecento anni esatti sono passati dalla soppressione dell´Ordine dei Poveri Cavalieri di Cristo del Tempio di Salomone di Gerusalemme, a seguito di un´ignominosa manovra di diffamazione e di un pretestuoso processo per eresia. Tre erano i grandi ordini militari nel Medioevo: il Tempio, appunto, l´Ospedale di San Giovanni di Gerusalemme e l´Ordine Teutonico. Ebbero origine in Terra Santa con lo scopo di svolgere una triplice missione: prestare assistenza ai pellegrini e ai soldati, difendere le frontiere degli stati crociati e, in misura meno rilevante, diffondere il messaggio evangelico. L´Ordine del Tempio e l´Ordine di San Giovanni furono i primi, concepiti da un pensiero teologico e giuridico legato alle prime Crociate, mentre quello Teutonico fu creato nel 1198 sulla base di una comunità assistenziale tedesca. Eppure, nessun altro ordine di cavalleria o di vita consacrata come quello dei Cavalieri del Tempio ha creato attraverso i secoli tanto interesse né ha provocato opinioni e polemiche tanto roventi, per i due scarsi secoli che durò la sua esistenza. Studiosi, storici, filosofi, teologi ed eruditi delle tradizioni occulte, hanno investigato i fondamenti di questo sodalizio di monaci-soldati i cui postulati, in apparenza eminentemente cristiani, coniugavano la vita monastica con l´attività militare. Creati con la finalità di difendere i pellegrini che accorrevano ai Luoghi Santi della Palestina, un secolo dopo i Templari possedevano già grandi latifondi e numerose commende, non solo in Terra Santa, ma anche e principalmente in Europa, soprattutto in Francia, Spagna, Portogallo e Inghilterra. Nelle sue file militarono i più provati cavalieri provenienti da ogni parte d´Europa, rampolli della nobiltà francese, tedesca, castigliana o catalana. E vi furono re, imperatori e papi che si vincolarono segretamente all´Ordine o lo protessero senza indugi. L´idea di un mondo governato da un´elite di uomini virtuosi e giusti che non cadesse nelle trappole del potere politico era già molto antica ed era stata enunciata da epicurei e stoici, ma fino ad allora non aveva cercato mai seriamente di metterla in pratica. Il desiderio umano di egemonia e potere illimitato su un territorio, il dominio sulle terre confinanti sino all´annessione pura e semplice di altri Stati ad una determinata Corona, furono, senza dubbio, le cause della decadenza dell´Ordine: la constatazione che neanche quella Milizia, creata con un fine universalista, riusciva a superare gli intoppi dell´interesse politico e dell´ansia di potere umano. L´accumulazione di ricchezze e di potere gli creò temibili concorrenti: nel 1307 cominciarono gli arresti massicci di Templari a Parigi, cinque anni dopo, nel 1312 il Concilio di Vienne decretò la sua dissoluzione; nel 1314, il gran maestro Jacques de Molay morì nel rogo, giustiziato dal braccio secolare del re di Francia. Ma a dispetto della persecuzione dei suoi monaci-cavalieri, l´Ordine continuò la sua missione sotto mentite spoglie in altre confraternite o entità militari di Montesa, Santiago, Calatrava, Alcantara, il portoghese Ordine di Cristo e i suoi ideali sopravvissero nei secoli, sino ad oggi.

A ricordo delle eroiche gesta e della drammatica fine dei Cavalieri del Tempio, l´A.R.S.O.M. produce una nuova miscellanea di studi. Sulla traccia dei quattro volumi precedenti, Templari e Ospitalieri in Sardegna (2008), Gli Ospedalieri in Sardegna e l´eredità dei Templari (2009), Militia Christi e Templari in Sardegna (2010), Templari, Crociate, Giudicati e Ordini Monastico-Cavallereschi nella Sardegna Medioevale (2011), questa altra antologia affronta l´argomento secondo il suo peculiare approccio multidisciplinare: dai loro diversi punti di vista, ora l´archeologo, ora l´ingegnere, il tecnico, affrescano le caratteristiche peculiari, le regole comportamentali, le imprese militari e i lasciti monumentali dei monaci-guerrieri, cercando di farli riemergere da una zona d´ombra perdurante ormai da troppo tempo. Le ricerche di questa raccolta confermano che le proprietà templari della Sardegna stavano tutte all´interno di quella che Fabio Marcello chiama "area canonica" e che queste dipendevano da una e una sola magione. Quasi a riprova indiretta, la chiesa di Santa Maria di Uta da tempo ritenuta templare, secondo un documento studiato da Paola Cannella fu, invece, fondata nei primi decenni del Duecento dall´Ordine di San Giovanni sotto l´egida dei Marchesi di Massa. Dall´analisi degli atti del processo ai Templari di Parigi, celebrato nel 1309, Ermanno Pusceddu ha individuato il nome di un templare originario della Sardegna, probabilmente di Oristano, sede di quell´unica domus rossocrociata che l´articolo di Riccardo Mascia identifica con la chiesa di San Giovanni de Froris. Paolo Giovanni Margaritella espone l´indagine, con scavi archeologici e recupero architettonico, della chiesa diruta di Santa Corona a Riola Sardo, a torto ritenuta templare. La nostra relazione prende avvio dalle fondazioni templari in Sicilia e la loro unione con quelle gerosolimitane, mentre l´interessante contributo di Antonio Porci riguarda i primi atti degli Aragonesi in favore dei Giovanniti in Sardegna all´epoca dell´invasione iberica del 1323-25. Andrea Perria e Nicola Borghero studiano il patrimonio ecclesiastico sardo appartenuto ai cavalieri di Malta in età moderna: le chiese ancora esistenti il primo, quelle ormai ridotte a ruderi o completamente scomparse, l´altro. Il contributo di Antonio Puggioni verifica questi temi per la sola area di Bosa e Modolo, a cui seguono le riflessioni di Battista Urru sul cabreo inedito del 1715 della commenda di Siete Fuentes. Infine, Adriano Pilia ricostruisce la storia e i beni dell´Ordine di San Lazzaro in Sardegna.
Si accodano le brevi Comunicazioni di vari studiosi, e gli indici dei quattro volumi A.R.S.O.M. precedenti.
L´ideale straordinario dei cavalieri del Tempio rimane espresso in quel drammatico e valoroso tentativo dei secoli XII e XIII, una sorta di iniziativa mondiale ante litteram, riproposta nella società contemporanea, come la Società delle Nazioni, embrione dell´attuale Organizzazione delle Nazioni Unite (ONU).
Massimo Rassu - Presidente A.R.S.O.M.

Cumintzu de pàgina   Stampa Imprenta custa pàgina   Condividi Cundividi
Servitzios Bibliograficos Sardos
 
  S'òpera