Il romanzo, ambientato in un´inedita Reggio Calabria degli anni immediatamente seguenti all´avvento del fascismo, trae spunto da un fatto di sangue realmente accaduto e scandaglia i vizi e le vanità di una chiusa provincia calabrese.
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Àteros piessignos
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S'òpera
Il romanzo – veloce, dai dialoghi che sembrano stenografati dal vero – scandaglia i vizi e le vanità d´una chiusa provincia calabrese. È ambientato in un´inedita Reggio Calabria degli anni immediatamente seguenti all´avvento del fascismo, e trae spunto da un fatto di sangue realmente accaduto e rimasto famoso come il ´delitto del cieco´. All´interno di una fosca trama da libro giallo: Mimì Cafiero, piccolo proprietario terriero, ammalato di gallismo e di malavita, la cui unica preoccupazione è quella di trovare una donna con cui andare a letto o di vendicarsi di un torto; Peppino Zuccalà, impiegato di concetto, suo amico-rivale; Lina, ragazza di paese rassegnata a un destino avverso contro cui infine si rivolta; Ciccio, il fratellastro-servo mezzo uomo e mezzo animale, danno vita a un intreccio avvincente, specchio di un variegato universo di costumi.
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