Àteros piessignos

S'òpera

Nel nostro contesto, un´occasione di incontro e confronto tra un gruppo di ingegneri ed uno di storici dell´arte è di per sé un evento così inconsueto da destare interesse e curiosità. Per chi poi è convinto che a Cagliari si debba lavorare molto per costruire una scuola di progettazione e, più ancora, un clima nel quale si parli di architettura e progetto, questo libro appare particolarmente anticipatore ed intrigante.
In un brillante mosaico, vengono messi a fuoco i profili di quattro progettisti centrali nella vicenda dell´architettura contemporanea (ma sui quali molto ancora resta da dire) - Scarpa, Calatrava, Venturi e Grassi - e di una città - Berlino - crocevia concreto e metaforico tra passato e futuro, tra oriente e occidente. I temi sono quindi impegnativi, ed i giovani autori dei saggi li affrontano avendo alle spalle tutte le letture necessarie. Sullo sfondo, i grandi temi del confronto tra la storia e la tecnologia, l´interpretazione progettuale dei luoghi, il rapporto con la natura, l´ambiente e i contesti urbani, il ruolo della tipologia e della tettonica; in primo piano, immagini e testo, oggetti architettonici e processi storici e culturali che rinviano l´uno all´altro in modo produttivo e illuminante, secondo un metodo che appartiene di diritto ai meccanismi di formazione e sviluppo del pensiero progettuale. Se i più giovani ritroveranno nei saggi tutto questo, lettori più maturi avranno forse in aggiunta una inconfondibile percezione di freschezza, che deriva dallo sguardo sgombro degli autori. Carlo Aymerich, che con mano leggera ma ferma ha inventato e governato questa forma innovativa tra didattica e ricerca, inquadra e inserisce i materiali del libro nel contesto della recentissima scuola cagliaritana di Ingegneria Edile - Architettura: da un protagonista di questa scommessa, una metafora dei suoi percorsi ed una prefigurazione dei suoi esiti possibili.