La Cagliari moderna inizia con la fondazione nel 1216 del quartiere di Castello cui poi si sono aggiunte le sue tre appendici di Stampace, Villanova e in ultimo Marina. Oggi pare difficile immaginarsi lo scenario al tempo del giudice cagliaritano Guglielmo marchese di Massa, tra la fine del XII e la prima metà del XIII secolo, perché radicalmente diverso da quello in cui la città si ´riconosce´ da ottocento anni.
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S'òpera
Guglielmo, discendente della famiglia longobarda degli Obertenghi da parte di padre e della casata Lacon-Gunale dei giudici di Cagliari da parte di madre, Giudice di Cagliari, Giudice di Arborea, Marchese di Massa, Marchese di Livorno, cittadino di Pisa, referente di papa Innocenzo III, è un protagonista della politica mediterranea a cavallo tra i secoli XII e XIII. A lui va riconosciuto di aver compiuto lo sforzo di progettare e condurre un´azione politica tesa ad intervenire dalla Sardegna sugli avvenimenti internazionali in corso, proprio per contrastare la loro sempre più evidente influenza sull´Isola. Il suo progetto di espandere l´ambito del suo potere territoriale in Sardegna e di mantenere quello di cui è titolare in Toscana, per sé e per la sua dinastia, fallisce per la sconfitta militare subita nel 1213 presso il fiume Frigido a Massa ad opera di una coalizione di lucchesi e fuoriusciti pisani sotto la guida di Ubaldo Visconti, il podestà che, tre anni più tardi, farà invadere il giudicato cagliaritano e fonderà Castel di Castro, la moderna Cagliari, proprio di fronte alla capitale di Guglielmo, la città murata di Santa Igia.
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