S'òpera
Nel suo romanzo "Il Maestro e Margherita" Bulgakov ci offre una splendida descrizione del fenomeno della dilatazione dello spazio fisico. Grazie alle letture con le quali ha nutrito la sua mente il protagonista riesce a superare la ristrettezza spaziale dello scantinato, angusto ma tappezzato di libri, in cui vive e quella spirituale della Mosca del suo tempo e a librarsi nella dimensione senza confini del mondo della cultura e del pensiero critico. Si può dire lo stesso di Placido Cherchi, il quale facendo tesoro delle risorse dei prodotti della creatività umana, in particolare della filosofia, dell´arte, della letteratura, dell´antropologia, della linguistica, ha saputo proiettarsi in uno spazio intermedio tra l´ambiente geografico, fisico e sociale della sua Sardegna e lo spazio globale e senza confini di quello che Popper chiama il "mondo 3". L´opera di Cherchi riesce così a comporre un ologramma affascinante e dettagliato, in cui ogni frammento d´indagine, per quanto piccolo e magari riferito soltanto all´Isola, ha la capacità di collegarsi all´insieme e alla complessità di intere tematiche culturali, affrontate e discusse nei dibattiti più avanzati a livello internazionale.
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