The work
I 38 scatti di Pietro Basoccu raccontano il declino del sogno industriale in Ogliastra. Negli scatti la fine della Cartiera di Arbatax e dell’azienda florovivaistica Barbagia Flores di Villanova Strisaili. C’è una Sardegna a colori che tutti amano guardare e mostrare, dove i paesaggi sono smaglianti e patinati e la natura è rigogliosa. Poi c’è una Sardegna in bianco e nero, dai paesaggi segnati da scheletri arrugginiti. Per questi luoghi dell’abbandono hanno coniato la suggestiva definizione di “archeologia industriale”. Fuor di metafora si tratta delle macerie di una sconfitta, le ceneri del sogno interrotto dell’industrializzazione pilotata e spesso forzata, che ha pagato la debolezza di una stagione politica che basava il suo modello di “rinascita” con il paradossale oblio della nostre radici, con l’asservimento a modelli produttivi che hanno divorato il territorio lasciando ferite indelebili. Questa Sardegna in bianco e nero è il terreno di indagine visuale per Pietro Basoccu, medico pediatra di Villagrande Strisaili e fotografo attento alle vicende umane e alle dinamiche sociali della sua terra. Basoccu ha costruito un reportage spietato fra quel che resta della Cartiera di Arbatax e delle serre abbandonate della Barbagia Flores.
Notes
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