Frutto di una lunga ricerca, basata su materiale archivistico inedito, ripercorre la storia delle comunità greche nell´Italia meridionale.
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Àteros piessignos
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S'òpera
Fin dall´antichità in Europa è attestata stabilmente un´altra Grecia e nel Meridione d´Italia prospera da millenni una diaspora greca ben radicata e integrata. Nel 1453 la caduta di Costantinopoli, assieme all´invasione ottomana dei Balcani e dell´Oriente greco, scatenò una nuova diaspora dei greci verso l´Occidente. La penisola italiana offrì asilo e nuove opportunità ai greci che arrivavano a ondate fuggendo dalle persecuzioni e dalle pulizie etniche. La dispersione di dotti, militari e gente comune in Occidente, specie in Italia, determinò una diaspora storica di grande importanza e conseguenza per il destino dell´Europa, dell´Ellenismo e della cultura. I dotti greci diffusero la lingua e la cultura ellenica e favorirono l´umanesimo italiano, rinsaldando i rapporti dell´Oriente greco con l´Occidente latino. Il rinascimento culturale europeo, fortemente favorito dalla diaspora dei dotti greci, segnò l´inizio dell´avanzamento costante dell´Europa sulla scena politica mondiale. La diaspora è una chiave di lettura privilegiata per capire la storia dell´Ellenismo moderno e dell´Europa stessa, grazie all´apporto delle comunità greche nella formazione e nello sviluppo del Meridione d´Italia in età aragonese e spagnola. La ricerca di Jannis Korinthios, durata alcuni decenni e basata su materiale archivistico inedito, ripercorre la storia delle comunità greche nell´Italia meridionale, concentrandosi prevalentemente sulla comunità di Napoli, che dal Cinquecento ad oggi ha dato lustro alla stessa Napoli, alla Grecia e all´Italia.
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