Streghe, esorcisti e cercatori di tesori
inquisizione spagnola ed episcopale (Sardegna, secoli XVI-XVIII)
Salvatore Loi continua, con questo terzo volume, la sua fondamentale serie L´inquisizione e i sardi.
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The work
Salvatore Loi continua, con questo terzo volume, la sua fondamentale serie L´inquisizione e i sardi. Una mappa dettagliata dell´isola individua in un centinaio di paesi i luoghi di residenza degli imputati di superstizioni tra i quali spicca il numero delle donne, in sintonia con l´ideologia religiosa predominante che attribuiva al genere femminile un´eccessiva credulità e una superiore fragilità assieme a un´ingovernabile libidine sessuale rispetto agli uomini. Alcuni di questi processi cinquecenteschi finirono con la condanna al rogo mentre l´isola registrerà, nei duecento anni successivi, una netta diminuzione degli imputati sottoposti al giudizio inquisitoriale. Le accusate di stregoneria appartenevano a tutti i ceti sociali ed erano generalmente ben inserite nel tessuto delle rispettive comunità d´appartenenza, soprattutto quando esercitavano con successo l´arte delle guaritrici. Orge sessuali notturne, banchetti e inversioni dei valori della vita quotidiana popolano le confessione delle imputate i cui racconti riempiono intere pagine dei verbali inquisitoriali. Le accuse aprono uno squarcio sulle rappresentazione demoniache che svelano la cultura popolare e i sui collegamenti con la cultura colta nei villaggi sardi di cinquecento anni fa: dalle invocazioni in lingua sarda alle pozioni miracolose, dai voli ai commerci sessuali con i diavoli, alle rivelazioni per trovare mitici tesori.
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