L'opera
Per i ragazzi desulesi la transumanza costituiva il punto di passaggio dall'infanzia all'età adulta, non essendo l'adolescenza un concetto conosciuto. Ed era soprattutto il momento obbligato per costituire in popolo un insieme di persone: sei mesi di inverno rigido, infatti, non avrebbero consentito la sopravvivenza di pecore e pastori. Da tempi immemorabili i desulesi nel mese di novembre portavano le greggi a svernare nei pascoli caldi delle pianure per fare rientro a casa dopo il 20 maggio. In un libro a due registri - parole e immagini appaiate - Antonangelo Liori e Francesco Pintore hanno raccontato questo mondo magico e duro, incantato e tragico grazie al quale si è costruita la cultura del centro barbaricino, i cui abitanti si sono insediati stabilmente in quelle stesse pianure nelle quali si rifugiavano un tempo per sfuggire ai rigori della neve. Gli autori hanno raccontato la storia e le storie nel segno dell'ultima transumanza della Sardegna, segnata dalla famiglia Locci nel solco della millenaria tradizione desulese.
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