Il libro, oltre ai testi dei canti ed un ricco apparato fotografico contiene una breve biografia dei protagonisti, due ´quadri´ che suggeriscono il contesto in cui i cantori, ormai scomparsi, hanno condotto la propria vita e una post-fazione dell´etnomusicologo Bernard Lortat-Jacob.
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Àteros piessignos
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S'òpera
Castelsardo è un paese noto in tutta l´Isola (e non solo) per gli importanti riti della Settimana Santa che da secoli la Confraternita di Santa Croce conserva e ripropone annualmente. All´interno del rito un ruolo di grande rilievo è riservato alla musica ed in particolare alla polifonia di tradizione orale proposta da cori a quattro voci maschili. Ne 1958 fu parroco di Castelsardo Don Armando Desole il quale, nello stesso anno, realizzò delle registrazioni del coro poi andate perdute e recentemente riscoperte: si tratta di registrazioni di rara bellezza e di grande interesse storico e scientifico. I protagonisti di questa incisione sono Mastr´Antoni Lorenzoni, noto ´Miellà´, bogi; Mastr´Antoni Ciminu, contra; Tittinu Brozzu, falzittu e Peppinu Delogu, noto Picchjarellu, che si alterna come bassu con Giovanni Antonio Mela, noto Cariasgia. La Confraternita di Santa Croce ha deciso di pubblicare i nove canti registrati da Don Desole in abbinamento al libro Bogi Longhi. I canti e la storia di un coro di Castelsardo, curato dai confratelli Giuseppe Brozzu e Marco Soro. Il libro, oltre ai testi dei canti ed un ricco apparato fotografico contiene una breve biografia dei protagonisti, due ´quadri´ che suggeriscono il contesto in cui i cantori, ormai scomparsi, hanno condotto la propria vita e una post-fazione dell´etnomusicologo Bernard Lortat-Jacob.
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