L'opera
In questo libro Bepi Vigna mette a disposizione un magazzino di materiali che un tempo in Sardegna servivano non solo per raccontare, ma anche per pensare e dare un senso al mondo. Ha avuto coraggio a decidere di mettere ordine in un luogo dove il fantasioso disordine è la regola. E ha avuto poi pazienza nel farlo, dalla A alla Z, aspirando alla completezza, per quanto gli è stato possibile. Ma non è solo questione di fantasioso disordine. È questione di fantasiosa abbondanza, senza limiti e senza termini; fantasiosa abbondanza propria di questa materia che, di per sé, non deve e non vuole avere né limiti né termini. Qui c´è poi da vedere tutto quello che di bello Stefania Costa ha tirato fuori dalle sue matite per ispirazione dei materiali raccolti, facendosi guidare dalla tradizione, anzi dalle tradizioni, non necessariamente solo sarde. (dalla prefazione di Giulio Angioni)
|