The work
Se il 2009 era stato l´anno in cui le economie occidentali avevano toccato il fondo del precipizio, il 2010 per l´Italia e per la Sardegna non è stato purtroppo quello della risalita. In termini reali pro capite, il prodotto interno lordo dell´Italia è ´saldamente attestato´ sui valori del 1999 e i segnali di ripresa sono molto deboli. Alla luce dei risultati riportati nell´arco di questo volume, per la Sardegna ci sentiamo di dire che ´poteva andare peggio´. Se rapportata al Mezzogiorno e al Paese nel suo complesso, nel pieno della crisi l´economia sarda ha limitato le perdite. Merito soprattutto del settore dei servizi, che si è mostrato in grado di assorbire occupazione nonostante la congiuntura complessiva sfavorevole. È invece crollata l´industria, e anche il settore del turismo è entrato in affanno. Complessivamente il mercato del lavoro nel 2010 ha raggiunto livelli drammatici in termini di tassi di disoccupazione complessivi e giovanili. La crisi però non è generalizzata: da un lato continua il peggioramento di alcune aree e di alcuni settori economici, dall´altro si segnalano alcune ´nicchie di vitalità´, soprattutto per quanto riguarda la componente femminile della forza lavoro occupata nei servizi. Questa XVIII edizione del Rapporto CRENoS ripropone l´articolazione in due parti inaugurata nell´edizione precedente: a) una prima parte di ´flusso´ in cui monitoriamo una serie di indicatori standard individuati nelle passate edizioni; b) una seconda parte di ´stock´ che raccoglie la gran parte delle informazioni scelte ed elaborate dal CRENoS in questi anni, rese in tal modo direttamente disponibili per i soggetti interessati ad intraprendere autonome rielaborazioni dei dati o a ricostruire l´andamento storico degli indicatori da noi utilizzati.
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