Tante pillole di linguistica sarda facili da mandare giù
Il libro cerca di illustrare, in modo semplice e con un piglio improntato a coinvolgente curiosità, la genesi nascosta e la bellezza di certi meccanismi, con l´intento di rafforzare la competenza dei parlanti e di stimolarne la coscienza linguistica, riflettendo sulla ricchezza lessicale e su alcune caratteristiche della nostra lingua che le conferiscono una sua precisa e distinta fisionomia nell´ambito delle lingue neolatine.
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Further details
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The work
Sai perché in sardo di qualcosa a buon prezzo si dice che è a stracu baratu? O di un coraggioso che ´ha milza´? Ma in Sardegna si parla una lingua o un dialetto? Quando scrivi in sardo, quali consonanti bisogna raddoppiare? Che origine ha la parola carasau? E quanti nomignoli sono stati affibbiati alla volpe? Un libro che risponderà a questi e a tanti interrogativi riguardanti la lingua sarda. Con semplicità e chiarezza, e grazie al confronto con altre lingue neolatine come francese e spagnolo, sono analizzati molti vocaboli riguardanti il corpo umano, il cibo, gli animali. Vengono chiariti i meccanismi che portano alla trasformazione di molte parole in sardo, partendo dalla loro origine etimologica. Pillole di lingua e linguistica facili da mandar giù, quasi fossero mentine! L´etimologia, come si chiama la scienza che si occupa dell´origine e della storia delle parole, sta ai parlanti che riflettono sulla propria lingua come il gioco del calcio sta a chi tifa la propria squadra: tutti siamo un po´ linguisti e tutti siamo un po´ allenatori. La lingua è simile a un autoveicolo: lo sanno guidare in tanti, con o senza patente, in maniera egregia o approssimativa, prudente o pericolosa. Sanno come e quando ruotare il volante, quando rilasciare il pedale della frizione, quando innestare le marce. Ma solo in pochi conoscono le leggi della meccanica e dell´elettronica che stanno dietro quelle operazioni diventate per i conducenti quasi istintive. Così come la maggioranza dei parlanti ignora le leggi linguistiche (fonetiche, lessicali, morfosintattiche) sottese alla lingua che usano. E il sardo non fa eccezione!
Notes
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