The work
È il dialogo interiore di una giovane ragazza, è diretto ad ascoltatori dai quali non aspetta risposta: un soliloquio, un parlare da sola, tra sé e sé. Il libro comincia con un viaggio dentro di sé, parallelamente alla paura. Mary soffre di quell´incertezza che la fa scappare da tutto e da tutti, facendola cadere in diversi buchi, anche quello del disagio interiore che poi apre la porta all´ansia depressiva. È schiva, esitante, ha mille dubbi, ma spesso diventa masochista scegliendo il peggio per sé. Si chiede perché diplomarsi e non sa rispondere; perché non sorride al di fuori del suo mondo che è rappresentato dalla sua famiglia; perché ha paura di stare lontana da casa per diventare indipendente. Forse ha paura del dolore, e a ogni piccolo malessere interiore e fisico inizia a farsi molte domande, per la paura di morire. Ha paura di arrivare di nuovo a perdere la propria identità interiore.
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