Demoni, fattuchiere, famtasmi, mostri, eroi: un viaggio alle radici di una cultura ricca e affascinante.
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Àteros piessignos
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S'òpera
Intorno al 1800 a.C. in Sardegna si sviluppava la misteriosa ´civiltà nuragica´, le cui possenti costruzioni megalitiche sono sopravvissute nel tempo e caratterizzano tuttora il paesaggio locale. Nei secoli e millenni successivi l´isola perse del tutto l´antica gloria: situata in una posizione strategica al centro del Mediterraneo occidentale, essa divenne terra di conquista per una moltitudine di popoli invasori: Fenici, Cartaginesi, Romani, Vandali, Bizantini, Arabi, Pisani, Genovesi, Aragonesi, Spagnoli. Gli influssi culturali prodotti da queste etnie differenti hanno generato nel tempo una narrativa popolare particolarmente ricca di sfumature e tratti caratteristici. Questo patrimonio di credenze e conoscenze in passato veniva trasmesso oralmente di generazione in generazione e svolgeva un ruolo fondamentale nell´educazione dei fanciulli. A partire dall´Ottocento è cominciata una preziosa opera di trascrizione, soprattutto per merito di studiosi provenienti dalla penisola. Lo scopo di questo libro è quello di offrire una sintesi della narrativa popolare dell´isola sulla base di elementi ricavati sia dall´indagine sul campo che dalla ricerca bibliografica. L´autore si sofferma dapprima sulle figure fantastiche, specie quelle tenebrose che, insieme al diavolo, caratterizzano fortemente i racconti sardi, senza tralasciare riferimenti a guaritrici, fattucchiere (brujas), preti-maghi, veggenti, eroi popolari. Segue poi una raccolta di racconti, in gran parte leggende e fiabe popolari, che proietta il lettore nel cuore della cultura sarda aiutandolo a comprendere abitudini e tradizioni di un popolo affascinante e per certi versi misterioso che, nonostante le numerose influenze straniere, ha saputo conservare una sua precisa identità.
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