Riflettori puntati su Macomer La scrittrice iraniana Nemat inaugura la 10a Fiera del libro
Press review | La Nuova Sardegna | Tue, 20 April 2010 MACOMER. La Fiera del libro cresce e si rinnova. Il programma della decima edizione della rassegna è stato presentato ieri nel corso di una conferenza stampa dell´amministrazione comunale di Macomer. Alla manifestazione parteciperanno una quarantina di case editrici, gran parte delle quali aderenti all´Aes. Presenteranno ai visitatori più di duemila libri. L´inaugurazione giovedì alle ore 11. Venerdì la fiera accoglierà un´ospite d´eccezione, la scrittrice iraniana Marina Nemat autrice del libro «Prigionera di Theran». La sua presenza è stata resa possibile grazie all´interessamento di un sacerdote di Macomer, don Nicola Masedu, direttore della scuola salesiana di Betlemme. Marina Nemat, che oggi vive in Canada, è stata condannata a morte dal regime iraniano per aver chiesto all´insegnate di limitarsi ad insegnare la sua materia anziché perdere tempo con l´indottrinamento. «È una presenza di prestigio, ma non è l´unica - ha detto il sindaco, Riccardo Uda, - quest´anno realizziamo l´evento in sinergia con l´Esercito, che a Macomer è una presenza importante. L´Esercito organizzerà e ospiterà alcune mostre e manifestazioni. Contiamo per i prossimi anni di arrivare a una mostra del libro interamente rinnovata nell´impianto». Sui contenuti della fiera si è soffermato l´assessore alla cultura, Giovanni Biccai. «La Mostra del libro - ha detto - cerca di cambiare cliché. Da quest´anno abbiamo un direttore artistico, che è Saverio Gaeta. Titolo dell´edizione di quest´anno è ´Sardegna nel mito´. In quest´ambito si farà un primo bilancio del libro ´Le colonne d´Ercole´ di Sergio Frau, che sarà presente in fiera. Sul mito e la storia interverranno Paolo Fadda, Andrea Raggio e Massimo Rassu. Non mancheranno gli spettacoli, i laboratori e le iniziative, soprattutto quelle rivolte alle scuole e ai ragazzi, che ancora un volta saranno i protagonisti della fiera del libro. Obiettivo ambizioso è quello di proiettare la rassegna oltre la dimensione regionale e locale. Una fiera che si esaurisce in quattro giorni serve a poco. Noi vogliamo che la sede della fiera sia anche il motore della promozione libraria sarda, una sede fissa per il confronto tra editori e tra autori. So che non è facile conseguirlo, ma ci lavoreremo nei prossimi anni». (Tito Giuseppe Tola)
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