La passione per il teatro e la musica

Rassegna stampa | La Nuova Sardegna | Mer, 25 Maggio 2005

SASSARI. Quando vent´anni fa il giornalista Aldo Cesaraccio, raffinato critico e grande conoscitore di lirica, scelse il titolo del suo libro sulla storia della musica a Sassari, non ebbe dubbi: «Una città a teatro». Semplice da spiegare, la mancanza d´incertezze: quel titolo racchiudeva tutto l´amore per decenni nutrito da generazioni di sassaresi per le opere e le sinfonie. Amore che a lungo ha accarezzato in maniera sorprendente diverse classi sociali e che, al contrario di quanto succedeva altrove, non era limitato ai soli ceti abbienti. Davanti e dietro le quinte, al Verdi come al Civico, sono infatti sfilati protagonisti e comprimari di rappresentazioni che nel tempo hanno lasciato il segno, contraddistinto epoche e tendenze della vita artistica.
E se già negli anni Ottanta Vico Mossa sottolineava le caratteristiche architettoniche dei due principali teatri della città, nel volume, pubblicato dalla Edes, Cesaraccio si soffermava invece su alcuni aspetti specifici. Dalla fretta di far alzare il sipario del Verdi - prima nella costruzione e poi nella ricostruzione dopo un devastante incendio - per poter riprendere ad assistere alle opere.
Sino alle rappresentazioni tipiche della Bella époque, ai balli, ai concerti sinfonici, alla prosa, ai personaggi, ai capolavori più riusciti e a quelli inespressi.
Temi e problemi ora ripresi, e analiticamente affrontati, in un curatissimo libro uscito in questi giorni. L´hanno scritto, per l´editrice Carlo Delfino, Miriam Quaquero e Antonio Ligios. L´opera è la prima di una serie che gli stessi autori intendono dedicare a «Musica e musicisti in Sardegna». Sottotitolo «Cappelle, teatri e istituzioni fra Sette e Ottocento».
A ricordare come l´amore per la musica dati lunghissimo tempo, Ligios in particolare, parla della cappella della cattedrale e del ruolo che vi svolse il maestro Domenico Sigismondi. Per poi prendere in esame i melodrammi rappresentati nel primo Ottocento prima e dopo la nascita del Civico- E arrivare quindi alle prime stagioni del Polteama-Verdi.
Sino a concludere con l´arrivo di Luigi Canepa, l´insegnamento, le attività delle bande e delle società filarmoniche.
(pgp)