La Ilisso al Festival di Bologna
News | Mar, 11 Settembre 2007 NUORO. Appuntamento confermato per la Ilisso che partecipa anche quest´anno al Festival del Libro d´Arte di Bologna giunto alla quarta edizione. Diversi i freschi di stampa. In ambito fotografico la Ilisso ha intrapreso da tempo una ricerca che testimonia il passaggio in Sardegna dei grandi documentaristi. Escono infatti due monografie: un volume su Guido Costa, fotografo che lavorò nell´Isola nei primi decenni del Novecento, appassionato degli aspetti della cultura materiale, che con i suoi scatti immortalò in particolare il Campidano e la Barbagia; l´altro volume su Pablo Volta, fotografo di origine argentina cresciuto in Italia, giunto in Sardegna al seguito dell´antropologo Franco Cagnetta negli anni´50, e poi rimasto nell´Isola. L´opera, in tre distinte edizioni (italiano, inglese e francese) raccoglie le foto di Orgosolo, Desulo, Laconi, Mamoiada, con uno sguardo lontano da luoghi comuni. Cere. Le anatomie di Clemente Susini dell´Università di Cagliari propone invece una riscoperta di quest´autonoma forma d´arte. Il volume, a cura di Alessandro Riva, appassionato e rigoroso studioso, descrive la collezione acquistata tra il 1801 e il 1805 dal giovane anatomista sardo Francesco Antonio Boi. Si tratta di una panoramica completa, con raffronti tra le cere conservate a Cagliari e quelle di altri musei italiani e internazionali, come il Museo «La Specola» o quello londinese di M.me Tussaud. Il repertorio relativo alla cultura materiale si arricchisce di una nuova opera: Tessuti. Dopo Costumi, Gioielli, e Pani, si indaga sulle forme e tecniche della tessitura in Sardegna, un´analisi approfondita di quest´arte ancora viva nell´Isola. Un altro titolo si aggiunge alla collana ´Appunti d´Arte´, diretta da Rossana Bossaglia, che firma in questa circostanza la prefazione all´opera. Si tratta di Sironi e la 5ª Triennale di Milano. L´autrice, Elisabetta Longari, racconta come Sironi prestò il suo talento straordinariamente versatile all´allestimento della Triennale e quale ruolo egli ebbe nel disegno complessivo della manifestazione. Infine un´importante monografia sull´illustratore Pino Melis. Oltre 200 immagini, quasi tutte inedite, accompagnate da uno scritto d´eccezione dell´autorevole Antonio Faeti. La riscoperta di un´artista di talento che seppe dare prova di grande maestria e amore per la natura. Il ricco apparato iconografico e i saggi di approfondimento gettano nuova luce e rinnovano l´interesse e l´attenzione sulla collezione. Inoltre, la dettagliata raffigurazione rende quest´opera un vero e proprio atlante anatomico.
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