Le storie di Areste Paganòs viaggiano anche su un libro-manualetto
Press review | L´Unione Sarda | Fri, 8 February 2002 Eroi popolari, maschere dalla battuta pronta, sempre attente a giustizia e ingiustizia: a Napoli c´è Pulcinella, in Emilia Fagiolino, in Veneto Arlecchino e così per tutto lo Stivale. O perlomeno, laddove c´è tradizione (secoli e secoli) teatrale. In Sardegna niente di tutto questo, e siccome di eroi popolari anche ai giorni nostri ce n´è bisogno, ecco che sette anni fa nacque Areste Paganòs. Figlio di Pulcinella e del Diavolo, somiglia a una capra-muflone, ma è buono e coraggioso, testardo e forte, odia i prepotenti e difende i deboli. Camicia bianca plissettata, gilè di pecora, e a nascondergli il viso una maschera da carnevale dell´isola: non la toglie mai. Dacché è nato Areste Paganòs ha girato in lungo e largo la Sardegna (il resto della penisola e puntate all´estero), da burattino della compagnia Is Mascareddas, per divertire i più piccoli e istruire i più grandi. Ora le sue storie Areste Paganòs e la farina del Diavolo e Areste Paganòs e i Giganti, viaggiano anche da sole, come libro con tanto di prezioso manualetto per costruire ed animare burattini. Ne sono autori Antonio Murru e Donatella Pau (sue le belle illustrazioni), Is Mascareddas, chiamati dalla Condaghes ad impreziosire la collana Inscena curata da Antoni Arca, autore a sua volta (dopo aver visto lo spettacolo), di un adattamento fiabeso in limba, Sa naschida de Areste Paganòs, compreso nel libricino (anche in italiano). Areste dà appuntamento a tutti a oggi e domani, in scena nel pomeriggio (ore 18) al Piccolo Auditorium di Cagliari. (Monica Perozzi)
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