Àteros piessignos

S'òpera

«Non ha madre di carne Su Componidori di Oristano. È figlio di un´immaginazione lontana nei tempi, una creatura senza sesso, di androgina bellezza e potere». Poche ma efficaci battute per dipingere la sacralità della figura simbolo della Sartiglia. Questa è soltanto una delle immagini che si possono ritrovare tra le pagine di ´Semidio´ di Savina Dolores Massa. La scrittrice oristanese, dopo romanzi e poesie, si cimenta nell´esperienza letteraria del racconto e lo fa dedicando la sua prima opera interamente a Su Componidori. L´autrice in modo originale cerca di cogliere e descrivere lo stato d´animo di un uomo semplice e comune scelto per ricoprire un ruolo di grande privilegio in città. Per un giorno sarà quasi un dio, un signore incontrastato che prima della trasformazione proverà ansie e paure come tutti gli uomini. Savina Dolores Massa racconta queste emozioni, la gioia e la commozione negli occhi della madre del capocorsa e ancora le sensazioni della gente che lo acclama, della vicina di casa che lo aspetta per un saluto o del barbiere che, dopo il taglio, gli dice «Dio t´assistidi» e non gli fa pagare il conto. Scenari del racconto sono i colori e i suoni della festa, gli squilli di tromba e i ritmi dei tamburi, la sabbia del percorso, la Cattedrale tutti i luoghi tipici e caratteristici della Sartiglia e tra le pagine sembra proprio di respirare l´aria frizzante che risveglia la città la domenica e il martedì di carnevale.
(di Valeria Pinna da L´Unione Sarda)