S'òpera
Contemplazione lirica di un microcosmo nel quale si parla un solo linguaggio e dove l´uomo può diventare natura, e la natura partecipando alle vicende umane sa tendere all´antropomorfismo. L´intensità derivante da atmosfere impalpabili e da ambienti in continuo movimento concorre a configurare un esotismo sottile, carico di emozioni e di suggestioni incantatorie; un incanto favolistica velato da una melanconia in sospensione. Il paesaggio, che si presenta trasfigurato in un luogo di evasione mitica, si dispiega nella sua solarità e l´uomo viene riscoperto nella suo quotidianità laboriosa. Qui avviene il ricongiungimento fra la civiltà dei pastori, dei nomadi, dei cammellieri, dei reietti e la natura, madre di tutte le cose.
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