L'opera
Prefazione II presente lavoro è il frutto di alcuni anni di ricerca condotti tra i minatori di Montevecchio e della rielaborazione della mia tesi di laurea discussa nell´anno accademico 1982- 83 presso l´Università degli Studi di Cagliari. La tesi, iniziata con un´indagine bibliografica in archivi di enti pubblici e privati, è continuata sul campo ed ha visto protagonisti innumerevoli operai dell´universo minerario. Le interviste delle loro storie di vita mi hanno permesso di ricostruire il loro vissuto. Dal lavoro sono emersi i saperi dell´operaio di miniera, le abilità manuali, la percezione del mondo lavorativo, sociale e politico, le molteplici relazioni, il progresso tecnologico e la conseguente crescita della comunità. Si è delineata una cultura particolare e specifica che, tramandata di generazione in generazione, ha contribuito a dare al territorio arburese e guspinese un´identità mineraria secolare. Identità che rischia di passare nella sfera dell´oblio. Per questo ho voluto fissare le storie orali raccontatemi dai minatori in questo "scriptum", affinché non muoiano con i loro protagonisti. Dalle storie di vita emerge che in circa trent´anni si è passati, con una forte accelerazione, all´età moderna. Ciò ha cambiato la comunità, lo stile di vita e la storia di molti uomini. E´ curioso come già si parli di "archeologia industriale" mineraria, nonostante siano passati meno di vent´anni dalla chiusura delle miniere. (Sandro Renato Garau)
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