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Il libro di Ricci è un importante contributo alla conoscenza reale del fenomeno del banditismo in Sardegna nel periodo della dominazione sabauda. Non una sintesi, per quanto intelligente, ne dati statistici, pur completi, potrebbero essere eloquenti quanto questo libro-cronaca, che non trascura di mettere a fuoco il contesto politico e istituzionale, ma preferisce soffermarsi sui personaggi, anche minori, o forse minimi, che affollano una scena costruita sui tantissimi episodi di criminalità, tutti implacabilmente richiamati, con linguaggio sempre scarno, arricchito però, qua e là, da coloriture, spesso di dettaglio, che non sono preziosismi da attento ricercatore ma contribuiscono a far intendere quanto, allora e in certe aree, fosse vasta, diffusa, sempre possibile e non per pochi, ma per i più, la scorciatoia al crimine, quando non perfino alle autentiche imprese criminali, che punteggiano la cronaca di quel tempo.