L'opera
Possiamo definire il romanzo Porta di speranza della scrittrice Maria Cristina Manca un percorso introspettivo, segnaletico, decisionale. Un itinerario segnato da prove a tutti i livelli. Bene vi sono descritte le identità e le realtà delle età della vita: la gioventù spensierata e piena di contrastanti sentimenti, di esperienze sia negative che positive, una intimità che porta a chiudersi in se stessi e il desiderio dell´altro fino alla totale decisione di donare il tutto per tutto. È ben messa in luce la realtà della vita adulta, la maturità fisica e spirituale, il raggiungimento delle mete vitali e appaganti quali il matrimonio, la vita religiosa e sacerdotale. In negativo la pesantezza e il vuoto della solitudine e del silenzio dell´anima. Perciò possiamo affermare che la descrizione e l´approfondimento dei personaggi risaltano con chiarezza sia sul piano umano che spirituale. In certi momenti e situazioni la durezza della prova sembra raggiungere il colmo, ma con la vicinanza di persone amiche e comprensive, e soprattutto con il ricorso alla dimensione devozionale e spirituale, molte situazioni si chiariscono e si risolvono. Positiva e determinante è l´esperienza di Lourdes, luogo di preghiera e di sofferenza. Come pure l´invocazione dei Santi, conosciuti e venerati quali intercessori presso Dio. Anche il vissuto quotidiano, vicino o lontano dai propri cari, è per i protagonisti oggetto di esperienza e di maturazione vitale. Carmela Benedetta, Garbi, la prima protagonista, dopo tante prove, delusioni, angosce, attese, raggiunge il grande desiderio di ogni donna, formarsi una famiglia e avere dei figli da educare e da amare. Anche Suor Marianna e il Sacerdote Padre Alberto nella vita religiosa e sacerdotale si dicono e mostrano la piena riuscita nella vita a servizio di Dio e dei fratelli. Ribadendo i concetti espressi, possiamo dire che il romanzo Porta di speranza è un percorso per accompagnare a vivere le cose del mondo con coraggio, con l´ambizione di superarle, di lasciarle dietro, o meglio dentro, quindi assimilarle per dare maggiore potenza alla conoscenza di sé. Guardare sempre, continuamente, senza timore, in fondo a se stessi per trovare il senso della propria esistenza. In questo modo diventare consapevoli protagonisti della vita. È stato detto: «Siate orgogliosi di esistere. Ricordate che siete unici e irripetibili. Non fondate la vostra vita sugli altri. Non fantasticate bensì realizzate i vostri progetti. Non rimandate mai. Fate le cose quando devono essere fate. Non incolpate gli altri dei vostri problemi. La vita è meravigliosa nonostante tutto». Per chi crede e ama Dio vale l´asserzione della Sacra Scrittura: «Tutto concorre al bene di coloro che amano Dio». (prefazione di Padre Antonio Sanna S. J)
|