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Gli anni della foca monaca



Gli anni della foca monaca - Franca Elisabetta Iannucci, Aipsa Edizioni (2010)

Autore/i Franca Elisabetta Iannucci
Editore Aipsa Edizioni
Edizione Cagliari, Aprile 2010
Pagine 144
Collana AltreStorie
Genere Narrativa
Supporto Cartaceo 
Prezzo € 13,00
Presentazione Franca Elisabetta Iannucci
Prefazione Franco Melis
Lingua di pubblicazione Italiano

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L'opera

I racconti custoditi in questa raccolta sono molto diversi tra loro. Il comune denominatore consiste nella scelta di un periodo che va dalla fine dell´800 fino agli anni ´50 e nell´ambientazione delle scene in località sarde alcune note per la loro bellezza. Qualche vena autobiografica, ma molto disincantata e ironica, attraversa il lungo racconto ´Il mare curvo´ e il racconto-diario ´Ritorno a S. Priamo´. Alcuni sono tratti da fatti di cronaca degli anni ´40 (A Santa Luchìa´ e Il bandito di carta), e qui la Iannucci, rielaborando con intrecci fantasiosi, dà il suo contributo con una vicenda drammatica alla mitologia brigantesca sarda.
Forte l´attenzione per gli animali, (la foca, i cani, le oche, i suini) come simbolo della ferocia e del dominio dell´uomo sulla natura, a volte come predatori o prede. In ogni caso, inserite in un ambiente naturale che sembra potersi definire ´madre natura´. Anche gli uomini ne subiscono l´influsso, così legati ai cicli naturali. E c´è un compiacimento nell´individuare i tipi di vegetazione, ora selvaggia e minacciosa, ora dolce e carezzevole, ma comunque sempre cresciuta lungo un mare che ´come era allora, non più sarebbe stato´. Intriganti, destano ammirazione e stupore le otto storie ambientate in località sarde note per la loro bellezza: Orosei, Palau, Alghero, Cala Cartoe. Si svolgono negli anni in cui pascolava tranquillo tra l´acqua e le rocce il mammifero dalla pelle pregiata, prima che il degrado ambientale lo privasse dei beni vitali. Viveva in ambienti suggestivi che sono degna cornice alle storie passionali e drammatiche ivi inserite. Così, di quegli antichi luoghi, o di quelle lontane vicende, a metà tra il vissuto e il fantastico, viene conservato il ricordo, e tramandato a noi lettori in una cifra
stilistica che non si dà nella realtà.

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