The work
Breve epistolario, sotto forma di dialogo, sulla vita ai tempi dell´impero zarista che il compositore sassarese Luigi Canepa, in soggiorno in Russia per due anni, scrisse verso la fine dell´Ottocento. «Arrivammo a Taganrog e corsi difilato al Teatro. Quando vi arrivai i primi due atti del Faust erano terminati sotto la direzione del violino di spalla; ed io, infilato in fretta e in furia l´abito a coda di rondine, allacciatami la cravatta bianca, mi presentai sul palcoscenico, ove mi accolse un potente urrah! lanciato da Margherita, Valentino, Faust, Mefistofele ecc. Lasciai che la mia coda di rondine fraternizzasse alcuni minuti coi mantelli, le giubbe ed i coscialetti alla spagnuola; e presa la bacchetta del comando, scesi in orchestra. Colà, rispondendo ai cortesi saluti dei professori, mi accorsi che balbettava ancora, pel freddo che mi aveva quasi congelato le mascelle». (Luigi Canepa)
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