S'òpera
Ambientato in una Ogliastra (Sardegna) immaginaria, abitata da cani e gatti parlanti, e dominata dalla minacciosa figura di una torre megalitica colossale, La torre del Nuraghe è una satira distopica sulla falsariga de La fattoria degli animali e 1984 di George Orwell. Ma è anche una allegoria dei tempi politici, mediatici e virtualmente esagerati in cui viviamo... In un futuro prossimo e post apocalittico, il mondo sarà suddiviso in due regioni: le Terre Cognite, composte dall´Ogliastra e dai Territo-ri a Nord, e le Terre Incognite, zone desertiche caratterizzate da una forte radioattività, disseminate di edifici in rovina e carcasse di animali. Nella ricca, opulenta e tecnologicamente avanzata Repubblica di Terranostra, vivono cani e gatti liberi, discendenti delle creature risvegliate che centinaia di anni prima hanno ereditato il governo del pianeta. La vita scorre serena fino a quando Fido DeCanis, l´ultimo Sommo Guardiano della Torre, decide di vendere il monumento al magnate monopolista Gatto Principe McGat. Da quel momento in poi, scalate imprenditoriali, battaglie politiche, rivendicazioni sindacali, dispute filosofiche e misteriosi avvenimenti si susseguono dentro e intorno alla torre del nuraghe, in un crescendo di tensione che tiene i terranostrani incollati agli schermi della Grande Sorella. E mentre il tempo stringe per le sorti del mondo conosciuto, risuonano sempre più terrificanti i profetici ammonimenti del mitico venerabile Solone di Talana: «Bestie eravamo e bestie ritorneremo!»
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