The work
´Questo mondo arcaico di cui io parlo, patriarcale e barbarico, aveva una sua civiltà e una sua cultura … Esso è scomparso e non è stato ancora sostituito da una nuova civiltà´. Così Emilio Lussu descrisse i contenuti de Il cinghiale del Diavolo, l´unico testo della sua vasta attività pubblicistica al quale egli concesse la definizione di racconto. Sulla narrazione dell´autore si inserisce la rievocazione di Zio Stanislao-il-Saggio, finché, in un crescendo di mirabili gradazioni, la storia si immerge nella preistoria. Scritto nel 1938 con il linguaggio piano della grande letteratura, è il racconto del ritorno della memoria ad una Sardegna amata come patria e terra dei padri. La magistrale rievocazione di un mondo antico di giovani pastori-cavalieri e sapienti Re-pastori, per i quali la realtà quotidiana è pervasa ancora dall´inquietante senso magico del soprannaturale.
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