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Sigismondo Arquer, un innocente sul rogo dell´Inquisizione

cattolicesimo e protestantesimo in Sardegna e Spagna nel ´500
Sigismondo Arquer, un innocente sul rogo dell´Inquisizione - Salvatore Loi, AM&D Edizioni (2003)

Primo della serie L´inquisizione e i sardi, il volume ricostruisce la biografia di Sigismondo Arquer (Cagliari 1530 – Toledo 1571) ed il processo che lo vide condannato come eretico dal Tribunale dell´Inquisizione spagnolo.

Author/s Salvatore Loi
Publisher AM&D Edizioni
Edition Cagliari, 2003
Pages 408 (illustrated)
Series Agorà, n° 23
Genre Non-fiction
Format Paper 
Price € 28,00
Release language Italian

  Further details

The work

Sigismondo Arquer, (Cagliari 1530-Toledo 1571), giurista, teologo e alto funzionario, bruciato vivo sul rogo, in seguito alla condanna come eretico inflittagli dal Tribunale dell´Inquisizione spagnola. Dopo essersi laureato a Pisa e a Siena in diritto e teologia, vive tra la Sardegna e l´Europa continentale, attraversata dalle tensioni religiose della riforma protestante. La famiglia Arquer si schiera nell´isola con il viceré Antonio de Cardona, contrastando l´Inquisizione e le grandi famiglie feudali che giocano la partita per il controllo del potere con arresti, assassini e false accuse di stregoneria.
Sigismondo Arquer soggiorna per mesi in Svizzera, accolto dalla Fondazione Erasmo e in seguito raggiunge l´imperatore Carlo v a Bruxelles e ad Augusta. Scrive la Sardiniae brevis historia et descriptio in cui critica il tribunale inquisitoriale e il clero dell´isola. Nel suo ultimo soggiorno a Madrid è arrestato per ordine dell´inquisitore generale, imprigionato e processato a Toledo. Viene accusato di aver frequentato ambienti protestanti e di aver espresso idee eterodosse. Durante gli otto anni di detenzione, dal 1563 al 1571, Arquer tenta la fuga, si difende negando le accuse, ma alla fine, dopo la tortura, arriva la condanna.
L´Autore ha ricostruito la complessa biografia intellettuale e il processo (sul quale si è riaperto negli ultimi anni il dibattito storiografico) fino alle ore cruciali dell´autodafé e della salita al rogo: Sigismondo Arquer dichiara, con supremo coraggio, la sua innocenza e rifiuta di riconoscersi colpevole proclamando che, per fedeltà alla propria coscienza, è disposto a morire anziché mentire, «nonostante le dichiarazioni di centomila testimoni e le condanne di centomila giudici».
Vengono pubblicati per la prima volta numerosi documenti inediti: 16 lettere degli inquisitori, una parte degli atti processuali e l´ultimo memoriale scritto da Sigismondo Arquer.

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