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Amarante



Amarante - Giovanni Dettori, Il Maestrale (1993)

I versi di Amarante non sono poesia lirica nel eccezione che ci è familiare, non sono lo spazio in cui una soggettività riflette il destino, il sentimento è diventato qui la voce stessa del mondo. Sono gli stessi elementi del mondo a mostrare il suo volto nascosto, svelandone la profondità.
Gianni Carchia

Autore/i Giovanni Dettori
Editore Il Maestrale
Edizione Nuoro, Giugno 1993
Pagine 104
Collana Poesia
Genere Poesia
Supporto Cartaceo 
Prezzo € 11,36
Introduzione Leandro Muoni
Lingua di pubblicazione Italiano

  Maggiori informazioni

L'opera

I versi di Amarante non sono poesia lirica nel eccezione che ci è familiare, non sono lo spazio – angusto e sublime al tempo stesso – in cui una soggettività riflette il destino. Piuttosto, come nella più antica lirica greca o negli ultimi inni della più matura tradizione elegiaca, il sentimento è diventato qui la voce stessa del mondo. Non si dà più, perciò, né un pathos dell´Io, né all´opposto una muta ingenuità della natura. Con la loro fisicità espressiva e carica di anelito, ora sono gli stessi elementi del mondo a mostrare il suo volto nascosto, svelandone la profondità. Scandite dall´invisibile che le circonda come da un´aurea, le parole spiccano nei versi quasi a mostrare i movimenti e le giunture dell´Essere. Chi parla è il mondo, che gioisce e geme al tempo stesso nell´intimo della sua generosa vertigine. In disparte, silenzioso ma vigile, un Io ne contempla la mirabile appassionata indifferenza.
Gianni Carchia

Note

Premio speciale della giuria al "Premio Letterario Giuseppe Dessì 1994"

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