In questo lavoro è la conferma per la Sardegna di una nuova storia istituzionale capace di penetrare nel moto profondo di un´intera società. Le vicende del Parlamento Gandia del 1614, ricostruite attraverso fonti di natura e provenienza disparate, aprono squarci di viva luce sulla Sardegna del primo Seicento.
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In questo lavoro è la conferma per la Sardegna di una nuova storia istituzionale capace di penetrare nel moto profondo di un´intera società. Le vicende del Parlamento Gandia del 1614, ricostruite attraverso fonti di natura e provenienza disparate, aprono squarci di viva luce sulla Sardegna del primo Seicento, che appare inedita per l´intensità della lotta politica, i conflitti locali e di fazione, i fermenti economici e sociali, un moto generale, seppure di breve durata, di crescita civile e culturale. Rendendo giustizia alla storicità integrale di una società che l´ovvietà delle immagini letterarie e folkloriche ha preteso consegnarci chiusa e statica nelle campagne e del tutto passiva agli Stati dominanti nelle città, queste pagine consentono di apprezzare meglio il valore della decisione assunta dal Consiglio Regionale della Sardegna di pubblicare integralmente gli atti dei parlamentari sardi in età feudale. Il cammino dell´autonomia sarda, ancora non compiuto, ha una lunga storia che è obbligo civile ricostruire e conoscere.
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