The work
Attraverso una serie di testi critici e un nutrito apparato di schede relative alle opere esposte nella mostra ArtEl tenutasi nella Galleria Comunale d´Arte di Cagliari, si snoda un percorso sui media elettronici nell´arte visuale in Italia, che documenta la storia (ormai pluridecennale) di un nuovo linguaggio espressivo, dai primi videoenvironment di Luciano Giaccari e Antonio Trotta alle installazioni di Giacomo Verde, passando per Maurizio Camerani, Tonino Casula, Correnti Magnetiche, Theo Eshetu, GMM, Federica Marangoni, Fabrizio Plessi, Studio Azzurro, Suif, Mario Sasso e Gianni Toti. Le novità procedono innanzitutto dalla specificità del mezzo: non tele, colori e pennelli, marmo e scalpelli, neanche fotografia o pellicola cinematografica, bensì monitor, video e supporti magnetici. Si estendono poi ad investire la forma: non raffigurazioni statiche, come affreschi o rilievi, bensì quadri in movimento, videoinstallazioni, continue interazioni fra lo spettatore e la sua visione. Ne risulta una specificità che è quella del nostro tempo, segnato dall´irrompere della televisione prima, e del computer poi, sulla scena quotidiana. Specificità che però significa – come per ogni linguaggio artistico – perseguire con coerenza una propria individuale originalità nell´aderenza al linguaggio della modernità e nella continua ricerca sperimentale, tesa a individuare le nuove frontiere, ma solo per poterle superare.
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