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Medioevo latino e volgare in Sardegna



Medioevo latino e volgare in Sardegna - Paolo Giovanni Maninchedda, Cuec Editrice (2011)

Autore/es Paolo Giovanni Maninchedda
Editore Cuec Editrice
Editzione 2 riv. corr.
Cagliari, Santandria 2011
Pàginas 206
Collana Strumenti, n° 5
Genia Sagìstica
Suportu Pabìru 
Prèsu € 14,00
Istèrrida Paolo Maninchedda
Limba de publicatzione Italianu

  Àteros piessignos

S'òpera

Ogni qualvolta si parla di ´Origini´ si fa violenza al naturale continuum della storia, la quale conosce cesure (il più delle volte tragiche), ma non definitive interruzioni. D´altro canto, la consapevolezza del fatto che molto spesso gli eventi hanno radici profondissime può condurre, se non si stabilisce anche arbitrariamente un inizio, a ripartire sempre dalle origini del mondo, per qualunque vicenda o processo si voglia ricostruire. Non è però così semplice assumere un intervallo cronologico entro cui ricostruire l´oggetto di una ricerca, perché esso deve essere supportato da ragioni documentate e non solo dalla sua funzionalità alle esigenze dello storico. Individuare tali ragioni significa, in ultima analisi, riconoscere l´efficacia di tutto ciò che nella storia agisce contro la trasmissione completa del sapere: guerre, decadenze, improvvise distruzioni, stragi, incendi e quant´altro; significa insomma cogliere le tracce di quella forza (a volte è solo inerzia) che contrasta ciò che chiamiamo tradizione e che, se da un lato rappresenta la più seria minaccia alla trasmissione del sapere, dall´altro è stata sempre anche uno dei fattori attivi dell´innovazione. Le più antiche attestazioni scritte del sardo sono datate o databili ad un periodo compreso tra gli inizi della seconda metà dell´XI secolo e i primi vent´anni del XII. L´intervallo temporale di riferimento di questi testi è il nostro terminus ante quem, in quanto ciò che ci interessa è anche il lungo percorso che li precede e che risulta essere illuminabile - dato il carattere frammentario delle fonti - solo attraverso le sedimentazioni e le stratificazioni linguistiche, culturali e storiche di cui essi sono testimoni e custodi. Il terminus post quem è un periodo ampio che va dal 455, data della conquista dell´Isola da parte di Vandali di Genserico, alla morte di Gregorio Magno (604); un secolo e mezzo, dunque, durante il quale la Sardegna, in ragione di eventi di cui parleremo, struttura l´eredità del mondo antico e la consegna al Medio Evo isolano.

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