La documentazione delle tecniche del lavoro pastorale, dei rapporti sociali di documento e di scambio e in particolare del senso che i caprari del Gerrei davano e danno ancora al loro lavoro costituisce il nucleo di questo lavoro.
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Further details
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The work
Questo saggio di Carlo Maxia è un buon esempio, tutto sardo e di una Sardegna del tutto contemporanea, di documentazione di una forma di vita di enorme profondità temporale e dei modi con cui si continua ancora oggi, marginale e interstiziale, ma insospettabilmente vitale, che si penserebbe un mondo che muore, e che invece, per lo meno, sopravvive, e ha ancora, in Sardegna, la sua importanza, non solo come residuo e testimonianza. […] La documentazione delle tecniche del lavoro pastorale, dei rapporti sociali di documento e di scambio e in particolare del senso che i caprari del Gerrei davano e danno ancora al loro lavoro, alla loro vita, al loro mondo, permettono a Maxia di suggerire, con buona sensibilità di antropologo, attenzione per alcuni tratti culturali da considerare probabilmente come valori importanti della società tradizionale sarda. Il lavoro di Maxia è anche un contributo nella direzione di un uso pratico di quanto gli è riuscito di comprendere e riferire. (Dalla Prefazione di Giulio Angioni)
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