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Battistina e la piccola Anita

due donne sfortunate sullo sfondo dell´epopea garibaldina
Battistina e la piccola Anita - Luigi Alzona, Paolo Sorba Editore (2013)

Author/s Luigi Alzona
Publisher Paolo Sorba Editore
Edition La Maddalena, May 2013
Pages 96 (illustrated)
Series Garibaldina
Genre Non-fiction
Format Paper 
Price € 15,00
Foreword Anna Garibaldi Jallet
Anna Maria Lazzarino Del Grosso
Release language Italian

  Further details

The work

Protagoniste del libro sono Battistina Ravello (Raveu nei documenti ufficiali) (Nizza 1830-1906), domestica che aveva seguito Giuseppe Garibaldi a Caprera nei primi anni del suo insediamento, e la piccola Anita (Anna Maria Imeni) (Caprera 1859-1875), figlia naturale di Battistina e Giuseppe. Le notizie sulla vita delle due donne e sui loro rapporti con il Generale, finora considerate meritevoli di approfondimento, sono minime. Il libro si propone di colmare almeno in parte una simile lacuna, mediante l´esame in dettaglio delle fonti già conosciute, nonché il reperimento e l´analisi di documenti finora trascurati. Ira le prime, gli scritti della baronessa Speranza von Schwartz, cui Garibaldi affidò la figlia, nonché gli scritti dello stesso Generale. Tra i secondi, le memorie del garibaldino Giuseppe Nuvolari, che ebbe la ventura di essere testimone oculare di vicende salienti riguardanti Battistina e Anita. Ancora, le memorie di delia Garibaldi (figlia del Generale e di Francesca Armosino) che, giovanissima, trascorse insieme ad Anita gli ultimi due mesi di vita di quest´ultima. E, ancora, le lettere inedite di Luigi Coltelletti, l´amico genovese del Generale, che fece da tramite con Battistina a Nizza dopo il suo allontanamento da Caprera. Infine, gli archivi degli atti di stato civile, cen-simenti e catasti di Nizza, che consentono l´individuazione dell´identità anagrafica di Battistina (grazie al meticoloso lavoro della genealogista Evelyne Castelli), nonché la ricostruzione a grandi linee dell´ambiente familiare e cittadino in cui vissero le protagoniste di questa storia. Nel loro insieme le vicende di Battistina ed Anita ispirano un grande senso di tristezza, con l´allontanamento da Caprera di madre e figlia, quando questa non aveva che pochi mesi, la separazione forzata delle stesse dopo otto anni, il quasi mezzo secolo di vita stentata ed oscura di Battistina a Nizza, i sette anni di costrizioni trascorsi lontano dalla madre da Anita nei collegi svizzeri, per terminare con la morte improvvisa di quest´ultima, appena sedicenne, a Caprera poco dopo aver finalmente raggiunto il padre. Vicende che meritano di essere sottratte al rischio di cancellazione della memoria che finora hanno subito.

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