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Antiquitates ex agro ad Sextum lapidem

vent´anni di studi e ricerche sul territorio di Sestu con l´Associazione archeologica ´Sextum´
Antiquitates ex agro ad Sextum lapidem - Antonello V. Greco, Condaghes (2016)

Vent´anni di ricerche archeologiche a Sestu

Valerius, Crisippiana, Diophantus, Felix, forse Restituta hanno vissuto, lavorato, operato, costruito affetti familiari, pregato le loro divinità e conosciuto la loro ultima dimora nel territorio di Sestu circa diciotto secoli fa, ai tempi dell´Impero romano, al pari degli innumerevoli e per noi purtroppo anonimi individui che qui hanno vissuto dai tempi preistorici a quelli medievali, in stretta connessione con le comunità urbane e rurali circostanti, lasciando testimonianza e memoria di sé attraverso simboli incisi su pietra o terracotta. L´epigrafia e l´archeologia, con i loro metodi di indagine storica basati su testimonianze intrinsecamente dirette, aiutano a ricostruire significative vicende umane e culturali di chi ci ha preceduto in questo territorio, densamente antropizzato, spesso maltrattato ma ancora custode di tracce di antiche civiltà, ricche di interesse e dal prezioso valore identitario.

Author/s Antonello V. Greco
Publisher Condaghes
Edition Cagliari, December 2016
Pages 128 (illustrated)
Series Archèos
Genre Non-fiction
Format Paper 
Price € 15,00
Introduction Maria Rosaria Manunza
Foreword Luciano Carta
Release language Italian

  Further details

The work

Quando venti anni fa, nel 1996, si decise di istituzionalizzare a Sestu l´interesse per le antichità e l´archeologia da parte di un gruppo di appassionati locali, sembrava un azzardo. Infatti, in un territorio come quello sardo caratterizzato, anche dal punto di vista paesaggistico e identitario, da eclatanti e remote manifestazioni megalitiche – nuraghi, tombe dei giganti e domus de janas in particolare – proprio le campagne sestesi evidenziavano l´assenza di simili antiche testimonianze.
Davanti a una simile tabula rasa a livello monumentale, furono la volontà e il desiderio di riscatto a portare alla creazione dell´Associazione Culturale Archeologica ´Sextum´, abbinati all´amore per il territorio locale e alla reazione civica nei confronti degli scempi che esso ha conosciuto e, purtroppo, continua a conoscere. In venti anni di associazionismo sono cambiati diversi protagonisti, non sono mancati momenti di difficoltà, oscillazioni di entusiasmo, ma rilevanti obiettivi sono stati raggiunti. Alcuni di essi meritano di essere ricordati: la costante e preziosa collaborazione con la competente Soprintendenza nel perseguire i comuni obiettivi di tutela e conservazione e ´l´emersione dal sommerso´ di significative testimonianze locali di cultura materiale risalenti a migliaia di anni fa. Rimane un ulteriore, impegnativo obiettivo, irraggiungibile senza il concreto supporto amministrativo: istituire in loco una degna e stabile struttura espositiva per le numerose testimonianze archeologiche recuperate; un luogo, reale e ideale al contempo, per custodire e tramandare alle generazioni future la memoria storica e l´identità locale.
Questo volume, sorta di ´diario di bordo´ tematico di un percorso ventennale, vuole idealmente contribuire anche a questo scopo.

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