A lungo dimenticato, questo breve romanzo, pubblicato per la prima volta nel 1883 e ritrovato grazie al lavoro paziente di una bibliotecaria e alla sensibilità della casa editrice Brockhaus di Lipsia, viene ora riportato all´attenzione del pubblico.
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Àteros piessignos
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S'òpera
Il treno avanzava a scatti, salendo impercettibilmente man mano che proseguiva lentamente verso il tavolato dell´interno, mentre la luce grigia del giorno svaniva. Era proprio buio quando la piccola stazione di Paulilatino, dove il nostro viaggiatore doveva scendere, fu raggiunta...´ Con queste parole lo scrittore inglese William Edward Norris fa iniziare l´avventura di un giovane conte che, cresciuto nella fiorente città di Firenze, ritorna nel suo borgo nativo, Paulilatino. Il tragico racconto, ambientato nella Sardegna di fine Ottocento, si tesse all´interno dell´incontro-scontro tra due realtà profondamente diverse: da un lato la società fiorentina con i suoi salotti mondani e il suo lusso; dall´altro Paulilatino che, nonostante il duro lavoro dei suoi abitanti, non riesce ad emergere da una dignitosa povertà. A lungo dimenticato, questo breve romanzo, pubblicato per la prima volta nel 1883 e ritrovato grazie al lavoro paziente di una bibliotecaria e alla sensibilità della casa editrice Brockhaus di Lipsia, viene ora portato all´attenzione del pubblico attraverso un progetto curato dalla Pro Loco di Paulilatino. La versione originale, la sua traduzione e un saggio critico curati da Maria Grazia Dongu vengono qui proposti insieme a una nota storica di Giovanni Murgia sui viaggiatori dell´epoca in Sardegna.
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