S'òpera
Nurkaron appartiene alle genti Nuragiche, a quel Popolo che da millenni abita la più grande isola del Mediterraneo occidentale e di essa ha lasciato un monumento indelebile di Civiltà che, ancora oggi, diffusamente costella con le sue opere ciclopiche ogni contrada e correda i Musei archeologici di molti preziosi reperti. Le gesta del protagonista del romanzo, aitante giovane arciere, uomo d´azione e poeta, richiamano scenari di vita pubblica e privata del Popolo dei Nuraghi dai narratori mai prima così attentamente indagati. Significativi e interessanti sono gli aspetti e le peculiarità dell´antica Isola turrita che fanno da sfondo all´azione. Di essi restano tuttora non trascurabili tracce nella lingua, nel carattere, nei costumi, nel canto corale e poetico estemporaneo, in alcuni strumenti musicali, nel ballo in tondo, nel pugilato, nella lotta libera. Da questo singolare contesto prende avvio il romanzo, ispirato – come racconta l´Autore – dal fortuito ritrovamento di un breve manoscritto della prima metà dell´ottocento, nel quale in breve si narra ´... la strabiliante e surreale storia di Nurkaron e della sua gente, ambientata... nel decimo secolo a.C., nel pieno rigoglio dell´antica Civiltà dei Nuraghi della Sardegna´.
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