L'opera
Di Grazia Deledda – scrittrice fra le più controverse e meno comprese del Novecento europeo – si ripropone tutta la produzione novellistica in due volumi. Questo secondo volume contiene le oltre 160 novelle della maturità, pubblicate in otto raccolte, dal 1919 de Il ritorno del figlio alla postuma Il cedro del Libano del 1939. La narrativa breve della scrittrice, in questo ampio periodo della sua operosità, si muove dagli esperimenti di affrancamento dalle ambientazioni e dalle tematiche sarde, per giungere alle prove dell’autrice di fama che adopera con piena sicurezza gli strumenti della propria arte letteraria. Raccolte comprese nel vol. II: Il ritorno del figlio - La bambina rubata, 1919 Il flauto nel bosco, 1923 Il sigillo d’amore, 1926 La casa del poeta, 1930 Il dono di Natale, 1930 La vigna sul mare, 1932 Sole d’estate, 1933 Il cedro del Libano, 1939
Dalla Prefazione di Rossana Dedola: «Al contrario dei romanzi in cui appare difficile individuare episodi che abbiano riguardato direttamente la sua esistenza, molti racconti hanno un taglio decisamente autobiografico; grazie ad essi possiamo seguire la scrittrice tra le strade fangose e non ancora asfaltate di Roma, verso cui si spinge nelle sue peregrinazioni nei quartieri periferici della città. Oppure possiamo far ritorno con lei a casa, aspettare che venga aperto il cancello di via Porto Maurizio, attraversare il “suo” giardino con la panchina su cui amava sostare, superare la soglia del villino da lei con tanta cura arredato»
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