S'òpera
Se non fosse stata colpita da un´infezione all´occhio, Nora Furatto, germanista e impiegata editoriale felicemente sposata e con un figlio, a fine estate non sarebbe salita su quel treno per Venezia. E forse non si sarebbe licenziata né avrebbe ripreso la ricerca su uno scrittore tedesco del Settecento, Reinhold Michael Jakob Lenz. E se non si fosse fatta coinvolgere nella selezione del concorso letterario "Amori impossibili", non si sarebbe mai imbattuta in una sua lettera d´amore trasformata in racconto da un anonimo. Ma solo questa serie di coincidenze inverosimili poteva portarla a sciogliere il nodo del suo quarantunesimo anno, sul quale aleggiava la storia della madre.
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