Àteros piessignos

S'òpera

Anni Cinquanta. Nella torrida periferia di una cittadina della pianura, un bambino è testimone involontario di un incontro amoroso tra la madre e un misterioso uomo che non è suo padre. Incapace di spiegarsi cosa stia accadendo, è sorpreso dal nonno Levio che pone fine alla scena in modo perentorio. Marco, così si chiama il bambino, comincia subito a rimuginare su quanto visto e sul perché, in apparenza, gli adulti abbiano superato la prova senza reazioni drammatiche. Già in passato ha udito voci su quell´uomo. Sa anche che la madre è soggetta a chiacchiere di cui non ha mai compreso la natura. Certo, la situazione famigliare non lascia spazio alla normalità. Infatti, il padre Carlo non vive con lui. Se ne andò quando Marco era un bambino e nei successivi anni si è mostrato di rado al figlio. Vive a Milano, dove lavora e si è rifatto una vita. La famiglia del bambino comprende dunque, oltre a lui, la madre e i nonni paterni. Lui sa bene quanto in paese si mormori da sempre su questa strana situazione. Anche in casa i rapporti non sono idilliaci e i nonni non esitano a trattare Elena, la bella madre, con un disprezzo impossibile da celare.