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Jhon Lennon si è fermato a Sassari

Dagli anni ´60 a Tangentopoli. Musica, comportamenti, sottoculture e forme di creatività
Jhon Lennon si è fermato a Sassari - Pier Luigi Cherchi, EDES, Editrice Democratica Sarda (2016)

Author/s Pier Luigi Cherchi
Publisher EDES, Editrice Democratica Sarda
Edition Sassari, December 2016
Pages 236 (illustrated)
Genre Other
Format Paper 
Price € 24,00
Introduction Pasquale Porcu
Release language Italian

  Further details

The work

Ma davvero John Lennon si è fermato a Sassari? Fisicamente certo che no, ma in senso artistico indubbiamente la mente più creativa e trasgressiva dei Beatles, profeta e leader morale del beat europeo dei favolosi anni ´60, è passato per Sassari. Le idee, la lezione di Lennon hanno talmente influenzato la gioventù sassarese di allora - i sessantenni e settantenni di oggi - da alimentare una sorta di rivoluzione culturale che ha fatto sentire i suoi effetti non solo negli anni Sessanta ma anche nei due decenni successivi.
Questo in una città piccola e, tutto sommato, di provincia, poco incline ai cambiamenti e sonnolenta e cristallizzata nei suoi strati sociali. Questo fermento culturale non si è spento ma anzi si è alimentato negli anni difficili del post-sessantotto, anche se in modi e tempi diversi, non alienato dalle lotte politiche degli anni di piombo, e non "adagiato" dall´edonismo e dal qualunquismo anche culturale dei vetusti anni ´80, gli anni del disimpegno in tutti i campi. Trent´anni di forme di creatività, dalla musica al teatro, alla fotografia, alla poesia, alla letteratura, alla nascita di nuove forme di comunicazione come le "Radio pirata", attraversano una incredibile evoluzione della società, che pare trasformarsi in una miriade di aspetti di sottocultura che disegnano un mondo variegato, dove c´è spazio per tutto e il contrario di tutto. Sullo sfondo, i fermenti politici, i "monumenteros", i girotondi delle femministe in Piazza d´talia, i ragazzi di destra bivaccanti ai "Bar Silvio in Via Roma, i paninari della Sassari bene, i punk con i radioni sintonizzati sulle note distorte degli Iron Maiden e dei Black Sabbath, gli scontri tra fazioni politiche opposte, il riflusso. E, a fare da contraltare, sono proprio i dorati anni ´80 sassaresi, con gli yuppies, i ristoranti, i bar, le discoteche, le feste private dove si riscopre il gusto per l´eleganza, i piano bar, le belle macchine, la cultura dell´apparire, a tutti i costi. Sassari non si è fatta pregare per seguire tutti questi modelli sociali sia in positivo che in negativo, e, come le altre città italiane, si è dovuta arrendere di fronte alle grandi crisi sociali che hanno caratterizzato gli anni ´90 e che hanno segnato una regressione profonda anche in campo artistico e culturale.

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