The work
A mala gana, in sardo logudorese, vuol dire tante cose. Nel titolo di questo libro vuol dire ´per forza´ («a malagana bisonzat de hachere gosi», dice Serafino Spiggia, che lo scrive come una sola parola, per forza bisogna fare così). È secondo Pietro Soddu, il modo in cui ci sono stati in Sardegna, con i sardi che erano stati obbligati a governare dal 1720, i Piemontesi di Vittorio Amedeo II e discendenti sino al 1793, anno in cui si ferma il racconto. E a mala gana ci stavano con loro (sotto di loro) i sardi: come sotto tutti i dominatori di turno, a mala gana, di controvoglia. Ma questa volta anche ´resilienti´, aggettivo che Soddu usa per la «paziente sopportazione di una condizione di evidente emarginazione e sfruttamento». Questo libro è, in forma di cantata popolare, il racconto dei primi settant´anni di dominio sabaudo, che finirà nella sfortunata ´Sarda Rivoluzione´. Un capitolo di una Sardeide, di cui già è stato pubblicato un altro segmento, Il Regno e l´azzardo.Quattro episodi della saga d´Arborea (Soter, 2014)
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