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L'opera

La scuola è innanzitutto un ambiente di apprendimento, uno dei più significativi. Vorremmo poter affermare, anche con il contributo del progetto La scuola che vorrei, una scuola che sappia coniugare la sua essenza plurale con la capacità di mettere a disposizione la miglior offerta, in termini di efficace acquisizione e trasferimento di competenze, ai bisogni ed alle attese di ciascun allievo.
La scuola, abbandonata la retorica dell´insegnamento e del suo paradigma (cosa insegnare), deve avere il coraggio di focalizzare, definitivamente, la sua azione sul soggetto che apprende, e quindi sui suoi processi di apprendimento e sulle competenze, ed ancora sulla duplice necessità sia di riconoscere le competenze possedute da ciascun allievo, nell´ambito dello specifico processo di apprendimento - così come nella delicata fase di passaggio dal I al II ciclo di istruzione (Competenze di passaggio che indaga su questa delicata fase è il progetto sperimentale che, parallelamente a La scuola che vorrei, è stato promosso con la Regia dall´Assessorato Provinciale per l´anno scolastico 20122013) quanto alla conclusione del primo biennio del secondo ciclo di istruzione (con l´assolvimento dell´obbligo di istruzione) - sia di mettere alla prova, attraverso una lettura critica della qualità dei risultati ottenuti dall´Istituzione Autonoma, la capacità di assolvere in modo adeguato al suo compito.
(dalla prefazione di Rosario Musmeci)