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La notte delle fiaccole

azione drammatica (due atti e un epilogo)
La notte delle fiaccole - Enzo Giacobbe, Edizioni Castello (1985)

Autore/es Enzo Giacobbe
Editore Edizioni Castello
Editzione Cagliari, Abrile 1985
Pàginas 88 (pintadu)
Collana Sas janas, n° 2
Genia Narrativa
Suportu Pabìru 
Prèsu € 11,00
Presentada Giovanni Battista Loi
Prefatzione Giovanni Soriga
Limba de publicatzione Italianu

  Àteros piessignos

S'òpera

Prefazione
È stato sottolineato anche di recente come la realtà del Settecento isolano rimanga ancora aperta all´indagine storica soprattutto per l´esigenza di cogliere significati e motivazioni delle complesse vicende politico-sociali che caratterizzarono il secolo.
A confermare l´importanza di quegli avvenimenti sono le manifeste incertezze iniziali dei Savoia nei primi anni del passaggio della Sardegna dalla presenza spagnola a quella sabauda, la successiva volontà del governo di Torino di estendere all´Isola le istituzioni amministrative piemontesi senza tener conto della realtà economico-sociale e culturale sarda, la violenta reazione contro il persistere dell´ormai anacronistica pressione feudale e, infine, la presa di posizione dei ceti borghesi e di parte della nobiltà che - sia pure fra molte contraddizioni - rivendicavano per i Sardi nuove forme di amministrazione e di considerazione politica.
Tutto ciò appare sufficientemente eloquente per comprendere non solo il naturale interesse degli storici, ma anche per apprezzare gli stimoli che quelle realtà hanno esercitato ed esercitano nella letteratura e nel teatro.
L´acuta sensibilità che ha sempre caratterizzato l´impegno culturale di Enzo Giacobbe trova ora conferma nel suo nuovo lavoro teatrale, "La notte delle fiaccole", che centra in pieno il delicato momento, chiaramente resistenziale, dell´opposizione del mondo agro-pastorale sardo al parassitismo feudale ed alla cinica politica dei governanti sabaudi.
Ispirata dalla figura e dalla ribellione di Lucia Delitala, una coraggiosa nobildonna passata alla storia come eroina e capo indiscusso nella lotta contro le prevaricazioni feudali e contro i Savoia "oppressori", l´azione teatrale mette a fuoco con rara forza evocativa la difficile realtà isolana in un momento particolarmente drammatico.
Le motivazioni personali di donna Lucia risalivano certamente a tempi lontani, nate forse da una tradizione familiare che poteva vantare oltre due secoli di fedeltà alla Spagna. Con il passaggio della Sardegna ai Savoia, mentre alcuni dei Delitala preferirono trasferirsi nella penisola iberica, altri rimasero, guardati sempre con sospetto dalle autorità piemontesi.
Ad assumere un ruolo specificatamente oppositorio furono soprattutto i Delitala di Nulvi - la famiglia di donna Lucia - che, attribuendo ai Piemontesi le maggiori responsabilità della crisi isolana, li combatterono con motivazioni alle quali, oggi, si può riconoscere un preciso significato sociale.
Ed è questo che Enzo Giacobbe ha colto con fine intuizione; l´azione scenica del suo lavoro, infatti, riesce a caratterizzare efficacemente non soltanto la figura dell´eroina trascinatrice, ma anche la realtà quotidiana della gente comune che vedeva in donna Lucia quasi il simbolo della giustizia sociale e della riscossa liberatrice.
Fu certamente questa considerazione a suggerire al vicerè Rivarolo di assumere un atteggiamento inconsueto per le autorità piemontesi del tempo. Infatti, il rappresentante del sovrano una volta catturata la Delitala, le risparmiò l´umiliazione del carcere, i pesanti e consueti interrogatori di polizia; per lei, soltanto un lungo e drammatico confronto delle rispettive posizioni politico-sociali, seguito dal ritorno a Nulvi con l´invito ad adoperarsi per riportare alla normalità quella zona inquieta.
Poi il mistero della sua scomparsa; e se le carte d´archivio non saranno forse mai capaci di chiarire la morte di donna Lucia, rimangono sempre le interpretazioni della fantasia, alcune delle quali non dispiacciono neppure allo storico.
Giancarlo Sorgia

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