Un romantico viaggio nella memoria di Cagliari
Press review | Il Giornale di Sardegna | Tue, 22 March 2005 La cagliaritanità è un simpatico signore che nonostante sia molto colto, molto professore, molto conosciuto a Cagliari e molto lodato dagli amici, si emoziona al momento di parlare e con un sorriso comincia a raccontare di un libro che è un incontro tra gli studi e gli affetti. Nell´affollatissima sala degli Amici del Libro all´Exmà è stato presentato Preferisco il rumore del mare, il nuovo libro di Antonio Romagnino edito dalla CUEC che, in abbinamento col CD contenente il film-documentario di Peter Marcias, costituisce un atto d´amore verso la città di Cagliari oltre che un excursus culturale in due secoli della sua storia. Il volume si dipana attraverso l´Ottocento e il Novecento raccontando la storia di Cagliari con partecipazione, e, come osserva Gianni Filippini, con il tenero romanticismo che è prerogativa dell´Autore. Dai moti popolari dei secoli scorsi, alle opere architettoniche, alla nascita delle prime riviste e dei periodici, fino all´ultimo capitolo dedicato agli scrittori noir in costante aumento nell´Isola rispetto agli esponenti degli altri generi, la cultura di Romagnino è assai vasta e aggiornata.
La sua modernità, insieme alla sua conosciuta accuratezza di storico, alle belle fotografie e all´abbinamento col Cd fanno di Preferisco il rumore del mare (un bellissimo titolo e un giovane regista recentemente invitato a Los Angeles per il film) uno strumento in più anche per trasmettere alle generazioni future la memoria culturale della città. Questo, almeno, nelle intenzioni di Mario Argiolas della Cuec, che racconta di come lo stimolo a realizzare questo libro sia nato dalla volontà di riportare Cagliari al centro della cultura sarda. La disponibilità dell´autore ha reso possibile dunque un racconto in cui la storia va di pari passo con la letteratura, e sullo sfondo di Cagliari si stagliano figure come quelle di Gaetano Cima, Filippo Vivanet, Dionigi Scano o, in tempi più recenti, Michelangelo Pira, Giulio Angioni o Sergio Atzeni. Romagnino sembra privilegiare l´indagine sul campo, magari andando a piedi per le strade di Cagliari, come ci mostra anche l´occhio indagatore della cinepresa, svelando il suo orgoglio di appartenenza in questo appassionato viaggio dentro la sua città.
(Francesca Madrigali)
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